Confermiamo con sgomento che è ormai all’ordine del giorno ricevere messaggi come “Ehi mamme! Conoscete qualcuno che sia un ottimo candidato per essere una surrogata? Vive nei dintorni? Puoi ricevere una commissione per la mediazione di 3.000 $!” oppure “Sogni di allargare la tua famiglia? Ti invitiamo a unirti a noi per un brunch privato il 25 settembre a Parigi, con la nostra ospite speciale, l’avvocato specializzato in riproduzione, Stephanie Caballero”. Oppure ancora “Il nostro team ama viaggiare in giro per il mondo, per incontrare tutti i fantastici e speranzosi genitori che cercano di costruire le loro famiglie attraverso la donazione di ovuli o la maternità surrogata.”
La propaganda delle Agenzie o Società di surrogacy, non ha più limiti. Un marketing aggressivo che sta impazzando in tutta Europa. Da Bruxelles a Parigi, da Londra fino a Milano e Roma. Questi infatti sono solo alcuni esempi dei messaggi che circolano in rete, provenienti da una sola delle molteplici società americane che cercano di vendere i loro servizi in Europa.
Parliamo di “Extraordinary Conceptions – International Surrogacy and Egg Donor Agency” che, nonostante la legislazione italiana vieti espressamente tali attività di propaganda nel nostro Paese (legge 40), agisce nell’ombra con incontri privati e furtivi alla ricerca di nuovi clienti in Italia.
Vi chiederete come posso affermare tutto ciò con sicurezza. Ebbene, negli ultimi giorni sono venuto a conoscenza di uno di questi appuntamenti segreti a Roma e abbiamo agito per ottenerne uno anche noi. Non è quindi una coincidnza che Borgonovo, sul quotidiano “La Verità” ne abbia parlato pochi giorni fa riferendosi ad un incontro a Milano. Era tutto pronto nell’appartamento del residence romano dove “Italian Consultant”, Agenzia che per conto di Extraordinary Conceptions cura il primo approccio ai clienti, aveva organizzato l’incontro ma qualcosa è andato storto ed è saltato tutto. Peccato perchè Steadfast era decisa a documentare cosa avviene in questi casi e a carpire più informazioni possibili. L’intento era mettere in luce quanto di oscuro si cela in questo mercato dell’umano.
Probabilmente l’esposizione mediatica, la denuncia della Verità e la condanna da parte di alcune personalità pubbliche li ha intimoriti spingendoli a cancellare gli appuntamenti, segreti programmati nell’immediato. Non è però la prima volta che questa società californiana viene beccata con le mani nel sacco. Già nel 2016 la cara amica e giornalista Monica Ricci Sargentini aveva scoperto e denunciato queste attività illegali di Extraordinary Conceptions. Si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio, ecco il perfetto esempio!
Dalle email di Italian Consultant che ho ricevuto e da quelle che ho letto è molto probabile che l’attività commerciale con i clienti si divida in due fasi distinte ma parallele. La prima verte sul pano pratico-legale, tende a illustrare bene i meccanismi della surrogacy e insegna come superare i paletti giuridici della legislazione italiana, probabilmente si faranno consultare cataloghi di ipotetiche madri surrogate da affittare attuando tutte le best practice che le regole del marketing impongono per acquisire il cliente. La seconda fase verte sull’aspetto prettamente medico in cui approfondiscono i meccanismi e gli step che la surrogacy comporta. Posso suppore, con buona possibilità di azzeccare, che le stesse modalità vengano impiegate dalle società mediatrici anche in altre nazioni europee.
Ma la vera domanda che si pone evidente sotto gli occhi di tutti in tutta questa situazione è: “Possibile che non si riesce a fermare questa propaganda illegale?! Possibile che nonostante la legge 40 affermi espressamente che «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a 1 milione di euro» tutto rimanga impunito?”
Alla politica e al nuovo Governo l’ardua risposta.
A noi la speranza che questo tema, così importante, trovi modo di essere affrontato seriamente.
di: Emmanuele Di Leo, Presidente Steadfast
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