In questi giorni si sta discutendo molto sulla pratica illegale dell’#uteroinaffitto in Italia, ed ecco che dalla Georgia arriva una storia che ha dell’incredibile.
Questa è la storia di Christina e Galup, marito e moglie, 23 anni lei e 57 lui, genitori di 21 figli di cui 20 avuti tramite la maternità surrogata.
Christina, originaria di Mosca, in Russia, ha avuto la sua prima bambina, Vika nata lì11 novembre 2014, all’età di 17 anni.
La giovane mamma era una madre single all’epoca in cui decise di fare una vacanza a Batumi, città balneare della Georgia, famosa per le sue attrattive di lusso e conosciuta anche come la “Las Vegas del Mar Nero”.
Durante questo viaggio ha conosciuto il suo futuro marito Galup e così dopo l’incontro Christina si è trasferita a Batumi con la sua piccola figlia Vika.
Nonostante Galip avesse molti anni in più, con alle spalle un precedente matrimonio e figli già in età adulta, Christina non aveva problemi a metter su una famiglia numerosa.
Già, ma avere un sacco di figli significa aspettare anni oltre che andare incontro, per la giovane donna, ad un impegno fisico non trascurabile.
E così hanno deciso di ricorrere a delle “mamme in affitto” che per la modica spesa di circa 8.000 euro ciascuna avrebbero consentito di risolvere il problema.
La coppia si è affidata ad una clinica di Batumi per avere accesso alla #maternitàsurrogata gestazionale. Tale programma prevede l’impianto di un embrione – realizzato con gli ovuli e il liquido seminale dei genitori designati – nell’utero di una madre surrogata che di fatto non avrà alcun legame genetico con il bambino.
E così è stato e nel giro di circa 2 anni, la famiglia Ozturk, grazie all’utero in affitto, è riuscita ad allargare la propria famiglia con 20 nuovi bambini pagati 160mila euro.
In Georgia la surrogazione di maternità (SM), meglio nota come maternità surrogata, è legale dal 1997 ed è regolata da leggi specifiche che tutelano e proteggono i genitori biologici.
Genitori biologici, sì, perché Christina è la madre per “convenzione” detta biologica di tutti e 20 i figli che le gattonano attorno, così come il marito è fornitore dell’altra metà del loro patrimonio genetico. Biologico è ciò che rispetta la vita e le sue leggi e questa è una convenzione contro la quale bisogna opporsi.
In these days there is much discussion on the illegal practice of the uterus for rent in Italy, and here comes a story that is unbelievable from Georgia.
This is the story of Christina and Galup, husband and wife, 23 years old she and 57 him, parents of 21 children of which 20 had through #surrogacy
Christina, originally from Moscow, Russia, had her first child, Vika, born there 11 November 2014, at the age of 17.
The young mother was a single mother at the time she decided to take a vacation to Batumi, a Georgia beach town, famous for its luxury attractions and also known as the “Las Vegas of the Black Sea”.
During this trip she met her future husband Galup and so after the meeting Christina moved to Batumi with her little daughter Vika.
Although Galip was many years older, with a previous marriage and children already in adulthood, Christina had no problem starting a large family.
Yes, but having a lot of children means waiting for years as well as meeting, for the young woman, a not negligible physical commitment.
And so they decided to resort to “rented mothers” who for the modest cost of about 8,000 euros each would have allowed to solve the problem
The couple relied on a Batumi clinic to gain access to gestational surrogacy. This program involves the implantation of an embryo – made with the ova and seminal fluid of the designated parents – into the uterus of a surrogate mother who will in fact have no genetic link with the child.
And so it was and in the space of about 2 years, the Ozturk family, thanks to the rented uterus, managed to expand their family with 20 new children paid 160 thousand euros.
In Georgia, surrogacy of maternity (MS), better known as surrogacy, has been legal since 1997 and is governed by specific laws that protect and protect biological parents.
Biological parents, yes, because Christina is the “conventionally” called biological mother of all 20 children who crawl around her, just as her husband is the supplier of the other half of their genetic heritage. Organic is what respects life and its laws and this is a convention against which we must oppose.
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