L’altra faccia della Nigeria
Martedi’ 11 giugno, in Campidoglio, nella sala del Carroccio, si e’ tenuta la conferenza stampa della Steadfast Onlus per la presentazione del progetto “International Bioresearch University”.
Un progetto che, come spiegato dal Presidente Emmanuele Di Leo, che ha fatto gli onori di casa, e’ finalizzato all’edificazione di un campus universitario ad Agbogazi Nike, Nigeria.
Una Nigeria della quale si è potuto ammirare un volto inedito tratteggiato dal documentario “L’altra faccia della Nigeria”, scritto e diretto da Domitia Caramazza, che ha aperto la conferenza stampa. Documentario che vanta la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, di Nollywood e della generosa partecipazione di Carlo Valli. In quindici minuti, la regista è riuscita a mostrare i tratti caratteristici, pacifici e belli di un popolo risoluto a cambiare vita.
Immagini che, come dichiarato dal Consigliere della Federazione Pugilistica Italiana, Massimo Scioti, “fanno venire voglia di rimboccarsi le maniche”. – E‘ un progetto molto ambizioso rispetto forse agli strumenti a disposizione – ha detto – ma le belle idee vanno realizzate. –
I temi trattati: promozione della vita, amore nei confronti dell’umanità’ e per la cultura, per la coltura della persona.
Il Presidente ha messo in evidenza, a tale proposito, la centralità della persona in questo progetto e in quelli in cantiere. Ha accennato anche ad un progetto anti usura, ad uno sanitario, ad uno relativo all’imprenditoria giovanile. Su quest’ultimo progetto ha condiviso la prima azione concreta che la Steadfast si è impegnata a fare – abbiamo acquistato una officina meccanica, una di carrozzeria e una per gommista – ha affermato – una ventina di ragazzi nigeriani, nei prossimi mesi, seguirà uno stage in Italia, per apprendere il mestiere del meccanico, del carrozziere e del gommista. Grazie ad un lavoro potranno godere della soddisfazione professionale ed economica che li aiuterà a realizzarsi e a realizzare sogni per noi scontati, per loro di vitale importanza –
– L’uomo, nel corso della sua esistenza, può costruire ponti che creano unità – ha aggiunto Scioti – penso che voi stiate riuscendo in questo. Noi, con il pugilato, possiamo portare qualche piccolo mattone -.
La partecipazione di due magnifici atleti come Vincenzo Mangiacapre e Domenico Valentino, vincitori prima di tutto di se stessi, cresciuti e miglioratisi con il pugilato, ha caratterizzato anche lo spot del progetto “International Bioresearch University”, scritto e diretto da Domitia Caramazza, sempre in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Una presentazione onirica di questo progetto, scandita dall’alternarsi di immagini dei due campioni e quelle di un possibile campione: un giovane nigeriano che combatte su un altro “ring” virtuale: il ring della vita. Lo spot , estremamente coinvolgente e molto diretto, ha richiamato all’urgenza di agire e di non tentennare. Concreto ed avvincente ha sicuramente sortito un effetto molto positivo sull’uditorio.
– Perche’ il pugilato? – ha giocato d’anticipo il presidente – lo sport e maggiormente la nobile arte del pugilato, che tempra spirito e corpo, sono modello di formazione integrale della persona. Il pugilato, sport umile, rispecchia l’aspetto che la nostra Steadfast, vuol affermare: “gli ultimi possono essere i primi”. –
– lo sport non dimentica gli ultimi – ha concluso il consigliere federale, Scioti.
Intervento toccante del grande campione Valentino, ancora più orgoglioso di poter fare da testimonial e pronto ad insegnare pugilato in Nigeria.
Al termine della conferenza stampa, l’intervento del Prof. Edmund Agbo, Socio Fondatore della Steadfast, sulla necessità di promuovere la cultura della vita in un Paese lacerato dalla cultura della morte. Paese dove le leggi ancora non tutelano completamente la persona e tantomeno il malato anche a causa della scarsa formazione, soprattutto in campo bioetico. – Desideriamo diffondere e promuovere la cultura da tutelare dal suo concepimento fino alla morte naturale. –