EMMANUELE DI LEO (STEADFAST): ABORTI SULLE ONG – MSF CHIARISCA LE MEZZE VERITA’

EMMANUELE DI LEO (STEADFAST): ABORTI SULLE ONG – MSF CHIARISCA LE MEZZE VERITA’

Leggo stamane le dichiarazioni di MSF rilasciate sia al sito open.online che ad Avvenire: “Ma ad oggi non abbiamo mai fornito questo servizio (aborto medico) né a bordo della Aquarius né della Ocean Viking.”

Ricordo che nell’articolo originale pubblicato su infomigrants.net si legge: “Se sei incinta, se pensi di essere incinta, vieni a trovarmi. Rimarrà confidenziale”, ha detto (Marina) all’AFP sottolineando che rende disponibili i test di gravidanza. Quando le donne non si rendono conto di essere incinte, spesso spetta a Marina rivelarlo a loro. A causa dell’elevato numero di gravidanze indesiderate, MSF ora offre a bordo anche set di aborti medici, che inoltre amministra al momento giusto.

Le due frasi sono in netta contraddizione e quindi open, anziché parlare di attacco durissimo da parte delle associazioni pro-life verso le ONG che viene fatto a titolo gratuito e senza prove, avrebbe dovuto raccogliere e rilanciare il mio invito alle autorità preposte per l’apertura di una inchiesta in merito affinché venga fatta chiarezza.
Nessuno ha accusato MSF, ma dalle dichiarazioni di Marina, che ad oggi nessuno ha smentito, si evince non solo che lo abbiano già fatto ma che lo abbiano fatto anche “al momento giusto”.
Ritengo sia doveroso un chiarimento definitivo che non lasci dubbi.

Per quanto riguarda l’accusa di credere al Pull Factor, che secondo open è un fenomeno ampiamente sconfessato, mi sento di dissentire. Viene citata come fonte, che possa avallare la loro visione, una ricerca di Matteo Villa, studioso dell’Ispi. Senza nulla togliere all’egregio lavoro del Dott. Villa, si tratta di uno studio effettuato in un arco temporale molto limitato (alcuni mesi) che risulta molto meno completo e preciso di quelli da me apprezzati.
Nello specifico mi riferisco ad una ricerca effettuata dal New York Times che analizza gli anni 2014-2015-2016 in cui si è verificata la massima attività ONG ma anche la maggior incidenza di morti in mare.
Inoltre l’associazione “Exodus – Escape from Lybia” ha raccolto centinaia di testimonianze, audio e video, di persone nei centri di detenzione libici che confermano come i migranti, per partire, attendano l’arrivo delle ONG in posizione strategica.

Emmanuele Di Leo dichiarazioni

Articolo Open 15 agosto

Articolo Avvenire 14 agosto

Articolo Infomigrants del 8 agosto

Studio New York Times

Video inchiesta Exodus