Abbiamo riportato nei giorni scorsi la triste storia di una bambina “commissionata” e poi abbandonata per un anno, in Ucraina, da una coppia italiana che aveva fatto ricorso alla maternità surrogata, salvo poi ripensarci.
Avevamo già parlato del centro specializzato in procreazione assistita e maternità surrogata con base a Kiev e centri operativi nelle capitali di mezza Europa, la BioTexCom, la stessa che durante il lockdown del 2020 aveva parcheggiato oltre 60 bambini nati da madri surrogate in un albergo, in attesa dello sblocco agli arrivi internazionali delle coppie committenti.
In questi giorni la stessa BioTExCom ha lanciato una nuova proposta di marketing della Gpa, il Black Friday per le coppie che aspettano un incentivo per andare a cercare il laboratorio-cicogna fuori dai propri confini, laddove le leggi sono piegate alle logiche di mercato.
Un bebè che si può fabbricare e comprare con lo sconto.
L’azienda offre uno sconto del 3% sui ‘pacchetti’, compresi quelli per la surrogata. Ma bisogna affrettarsi: il contratto deve essere firmato tra il 15 e il 26 novembre. Il 3% non è un gran sconto, eppure può tradursi in quasi 2mila euro di risparmio sui 64.900 di listino del pacchetto “All inclusive Vip”, che comprende «tentativi illimitati» per la selezione del sesso del bimbo e un tempo di attesa al massimo di 4 mesi (non si dice che per queste strabilianti possibilità diversi embrioni saranno scartati e una donna sarà “messa al lavoro” come gestante con una paga da sopravvivenza).
La logica del consumo, madre e figlio merce con il cartellino. Del resto, che quello della procreazione artificiale, sia un mercato di dimensioni colossali lo dimostrano le fiere specializzate che si svolgono in vari Paesi d’Europa, anche laddove la Gpa è vietata. È accaduto a Parigi il 4 settembre con Désir d’enfant, raccontata su queste pagine, il 6 e 7 novembre a Bruxelles con “Uomini che hanno figli”, il 6 novembre a Bilbao con un seminario sulla surrogata per coppie lgbt. Una fiera analoga è programmata per maggio 2022 a Milano.
«Così “tutto diventa merce”, come affermava Marx in Miseria de la Filosofia! Una economia che famelica si appropria della vita, scavallando il confine tra ciò che è merce e quello che non lo è. Seguendo chiare leggi di mercato, applicando strategie di marketing, l’essere umano diventa oggetto di consumo. E’ veramente inammissibile! Vedere la proposta commerciale del “Black Friday” sulla vendita di esseri umani, ci fa capire chiaramente che non c’è fine al peggio! È di estrema urgenza intervenire per vietare a livello internazionale questo abominio! Siamo ancora in tempo per fermare la nuova tratta di esseri umani, chi tituba è ugualmente colpevole!» – dichiara il nostro Presidente, Emmanuele Di Leo.
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