AFGHANISTAN, DI LEO (STEADFAST): IN AFGHANISTAN A RISCHIO I DIRITTI UMANI. L’UE NON RESTI A GUARDARE
Roma, 27 Agosto 2021 – «Venti anni di duro lavoro di molte Organizzazioni Umanitarie sul territorio afghano, vanificato. In questi lunghi anni questa parte di Occidente – le Organizzazioni impegnate sul territorio – hanno portato al rispetto per i diritti umani, educazione, cura, contrasto alla povertà; oggi rimane solo la vana speranza che questa eredità che lasceremo con gli ultimi voli della salvezza, non venga dispersa. Questa sera partirà l’ultimo aereo italiano che porterà in salvo le ultime persone, il 31 agosto anche le forze statunitensi lasceranno l’Afghanistan e quello che succederà successivamente possiamo solo immaginarlo. Ora sta all’Europa dimostrare di essere un’Unione con capacità da protagonista sullo scenario mondiale. Non possiamo perdere di vista il Paese afghano e la sua popolazione. Abbiamo quindi il dovere morale di ripensare alla nostra cooperazione e al nostro sostegno umanitario. Abbiamo un’estrema urgenza di una Europa unita che sappia agire e incidere concretamente». Queste le parole di Emmanuele Di Leo, Presidente di Steadfast, Organizzazione Umanitaria in Difesa dei Diritti Umani.
«Sono 354.000 gli afghani portati in salvo dalle forze occidentali in questi giorni – prosegue Di Leo -. Sono 4.900 le persone evacuate dall’Italia, di cui 2.200 sono donne e bambini. Dal canto nostro, siamo già pronti come Steadfast a collaborare nella gestione dell’accoglienza. Già in una delle città italiane dove siamo presenti, in collaborazione con il comune, stiamo progettando la realizzazione di un centro che possa accogliere donne e bambini che sono riusciti a mettersi in salvo dalla morsa talebana. Continuiamo a lavorare, ora più concretamente, per costruire un futuro più roseo per queste persone.»
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