Come ben sapete, per noi di Steadfast porre fine ad una vita non è mai la soluzione. Troppo spesso le richieste di aiuto, non trovando risposta, sfociano in decisioni drastiche che a loro volta trovano accoglienza in quei paesi dove il valore della vita è strettamente legato alla sua qualità.
Seguendo vi presentiamo il caso di Lily, la sua richiesta di aiuto indiretto, alla quale speriamo di riuscire a dare risposta.
Olympe (vero nome Lily) è una giovane youtuber francese di 23 anni che soffre di disturbo dissociativo dell’identità, in francese TDI (trouble dissociatif de l’identité). Il disturbo dissociativo dell’identità comporta la presenza nel paziente di due o più personalità (anche chiamate alterazioni di sé o d’identità) che si alternano. Il disturbo comporta inoltre l’incapacità di ricordare eventi quotidiani, importanti informazioni personali, eventi traumatici o stressanti, i quali non sarebbero normalmente dimenticati. La causa è quasi sempre da ricondurre ad un grave trauma infantile.
Circa un anno fa gli spettatori del programma di Faustine Bollaert su France 2 in cui Lily era ospite intervistata hanno assistito in diretta a ciò che questo disturbo davvero rappresenta. Dopo diversi minuti di conversazione, Lucie, l’alter che protegge Lily, si è fatta avanti, provocando un cambio di voce nella giovane donna. Alla conduttrice aveva spiegato che un giorno Charlie, una delle sue personalità, aveva preso il controllo per diversi giorni e “ha cercato di ucciderci, perché non ce la faceva più“.
(qui il video ↓)
Lily alcuni anni fa ha creato un canale YouTube, @LejournaldOlympe, in cui parla dei suoi problemi e di ciò che il suo disturbo provoca nella vita di tutti i giorni. Ad oggi gli iscritti sono 254 mila.
Lo scorso 11 gennaio ha annunciato via Instagram ai suoi followers che a fine 2023 ricorrerà al suicidio assistito in Belgio. È tutto deciso, ha già preso contatto con i medici.
Lo spiega tra le lacrime: «Il motivo principale è che sono esausta. Non puoi necessariamente capire la mia decisione, e non ti sto chiedendo di capirla. […] Sono molto resiliente ma, come ogni essere umano, ho i miei limiti».
Ha poi parlato delle critiche subite per anni dagli haters e del fatto che sia sola, nonostante i tanti supporti sui social, a superare quello che il TDI le impone quotidianamente. La sua decisione non è direttamente legata alla sua malattia mentale, spiega la ragazza, piuttosto ad un passato molto traumatico che ha vissuto e che ancora la tormenta. I followers nei commenti cercano di dissuaderla, lei ribatte: «Questa storia non è un dibattito. La mia vita non dev’essere un dibattito. […] La mia vita la percepisco, ma la subisco anche». «Qualche tempo fa una youtuber americana si è suicidata e all’improvviso ha avuto un sacco di fan mentre prima veniva molestata sulle reti… E no. Gli hashtag “jesuisolympe” e le colombe emoji nei miei commenti non mi faranno cambiare idea».
Lily è in Thailandia adesso, la giovane dice di “aver voglia di vivere ancora tante cose” e di non essere “chiusa all’idea di cambiare idea“, per questo si darà tempo fino alla fine del 2023.
Non saremo noi a dare un giudizio morale sul vissuto di Lily, ma sicuramente siamo pronti a darle tutto il sostegno e la cura possibile, affinché la sua (momentanea) decisione non prenda una deriva irreversibile.
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