Ieri è stata approvata al Parlamento Europeo la Risoluzione sulla «La salute e i diritti riproduttivi e sessuali nell’Unione, nel quadro della salute delle donne», la c.d. Risoluzione Matic che qualifica l’interruzione di gravidanza un diritto e l’obiezione di coscienza la negazione di assistenza medica, oltre ad attentare alla difesa e valorizzazione della difesa della vita e dell’infanzia.
Elenchiamo di seguito i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione calpestando così il diritto alla vita e i diritti dei più indifesi:
-per il Gruppo ID: On. Bonfrisco;
-per il Gruppo NI: On. Beghin, On. Ferrara, On. Furore, On. Gemma, On. Giarrusso, On. Pignedoli, On. Rondinelli;
-per il Gruppo PPE: On. Adinolfi Isabella, On. Renew, On. Danti, On. Zullo;
-per il Gruppo S&D: On. Bartolo, On. Bonafè, On. Calenda, On. Chinnici, On. Cozzolino, On. De Castro, On. Gualmini, On. Majorino, On. Picierno, On. Pisapia, On. Smeriglio, On. Moretti;
-per il Gruppo The Left: (nessun voto a favore)
– per il Gruppo Verts/ALE: On. D’Amato e On. Pedicini.
Non sono da meno chi come l’On. Regimenti ha agito alla stregua di un Ponzio Pilato qualunque, astenendosi al voto.
Facciamo un plauso, invece, a tutti gli europarlamentari italiani, in particolar modo a quelli con cui da tempo abbiamo un dialogo proficuo sostenendo le nostre istanze e anche questa volta hanno votato contro un provvedimento scellerato: On. Simona Baldassarre, On. Carlo Fidanza, On. Matteo Adinolfi, On. Nicola Procaccini, On. Mara Bizzotto, On. Antonio Tajani.
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