LE NOSTRE RIFLESSIONI SUL CASO DI PAYTON SUMMONS – OUR TOUGHTS ABOUT PAYTON SUMMON’S CASE

 Siamo rimasti tutti scioccati, in Steadfast, stamattina verso le 7.30 (ora italiana), a causa della tristissima notizia sull’improvvisa morte della piccola Payton Summon.
Come riportato da dfw.cbs (tag), il cuore della ragazza ha smesso di battere da solo.
È stato confermato che la piccola Payton non è stata rimossa dal supporto vitale (https://dfw.cbslocal.com/…/19/texas-child-life-support-dies/).
L’avvocato della famiglia J.A. Moore: “… Dopo aver segnato una grande vittoria nella corte d’appello di oggi, ci ha lasciato poche ore dopo. Ci ha mostrato come combattere contro le avversità.”

Questo è esattamente il punto che vorremmo prendere in considerazione.
Abbiamo ricevuto pochi messaggi, in questi giorni, da persone che affermavano che la ragazza “era già morta, in quanto cerebralmente morta” o che “la ventilazione meccanica è mantenere in vita un cadavere.”
L’improvvisa perdita di oggi dimostra il contrario dato che la bambina è morta comunque, anche se ancora attaccata al supporto di ventilazione meccanica e, in questo modo, contraddice fortemente la DETERMINAZIONE UNIFORME DELLA MORTE elaborata dalla Conferenza nazionale dei Commissari sulle leggi statali uniformi
(http://www.uniformlaws.org/shared/docs/determination%20of%20death/udda80.pdf).

L’esatta “definizione di morte cerebrale” è lungi dall’essere pienamente, scientificamente provata.
Come riportato in The Time: “… la scienza della coscienza è lontana dal bianco e nero. Per esempio, come fanno notare da tempo i filosofi, non si sa nemmeno come definirla: so di essere cosciente, ma non c’è modo per me di determinare in modo affidabile se sei uno zombie o un robot, anche se posso immaginare il tuo cervello. La coscienza, È la consapevolezza del proprio ambiente o la capacità di rispondere agli stimoli?
O la coscienza implica qualcosa di più? Quando un bambino diventa cosciente? Il mio gatto è cosciente? Nessuno lo sa davvero.”
O “trovare un indicatore completamente affidabile della mancanza estrema di coscienza – la morte – è difficile. Mentre alcuni casi sono in realtà in bianco e nero – non esiste semplicemente un’attività misurabile del cervello in nessuna regione per lunghi periodi di tempo – la questione su come determinare ciò rimane una sfida.”
(http://time.com/1596/viewpoint-why-brain-death-isnt-an-on-off-switch/).

Crediamo fermamente, e le prove concrete supportano questa opinione, che quando è ora di andare… è ora di andare.
L’errata convinzione che un ventilatore meccanico o un sistema di supporto vitale possa mantenere un “cadavere in vita” non è fondamentalmente supportata da prove scientifiche complete o, almeno, non è sempre così.
Ci sono, ovviamente, dei casi in cui questo è vero, abbiamo davvero bisogno di stare attenti e di fare indagini approfondite per valutarlo con il 100% di certezza.
In realtà, stiamo parlando di vite e sappiamo perfettamente che una vita è un dono prezioso e inestimabile.
D’altra parte, la ventilazione meccanica e il sistema di tubi di alimentazione possono essere considerati allo stesso livello del cordone ombelicale che “supportano la vita” all’interno dell’utero di un bambino che non è ancora autosufficiente.
Il bambino, può essere considerato morto perché non è in grado di sostenere la vita da solo?
Ovviamente, il problema etico per cui il paziente deve essere in grado di recuperare, almeno in minima parte, la sua condizione, sorge; ma questa è solo una domanda successiva che richiede a sua volta un’indagine molto seria e molto approfondita.
Quello che abbiamo notato, invece, è il modo molto superficiale con cui qualcuno viene dichiarato morto, come se la vita fosse una questione di interruttore ON/OFF.
Crediamo fortemente che, in numerosi casi, ci sia qualcosa tra il pulsante ON/OFF. La chiamiamo speranza.

Steadfast Onlus è chiaramente contro l’accanimento terapeutico, non c’è dubbio su questo e riconosciamo questo duro fardello, ma dobbiamo anche affermare che non è sempre così (proprio come è stato per questa bambina, che è morta naturalmente, nessuna ventilazione meccanica avrebbe potuto salvarla).
Inoltre, crediamo fermamente che, anche le persone che vivono in una condizione molto critica, debbano vedere tutelato il loro fondamentale diritto umano di essere rispettati (questa definizione non necessariamente coincide sempre con un trattamento mirato a curare).
Nessuno dovrebbe essere privato di elementi fondamentali quali ossigeno, idratazione e sostanze nutritive.
Nessuno, nemmeno il caso più disperato, dovrebbe essere lasciato senza cure palliative appropriate o non adeguatamente assistito lungo il percorso verso l’ultimo respiro.
Non ci dovrebbe essere un pulsante ON/ FF.
Infatti, finché c’è speranza, c’è vita.

Cogliamo l’occasione per rinnovare nuovamente la nostra solidarietà e le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Payton e a tutte le persone coinvolte in questo momento molto difficile.
Vola in alto piccola Payton, e per favore guidaci attraverso il complesso sentiero della verità.


 We were all shocked, at Steadfast, this morning around 7:30am (Italian time), by the hearth breaking news of the sudden loss of little Payton Summon. As reported by the dfw.cbs, the girl heart stopped beating on its own. Little Payton was not removed from life support (https://dfw.cbslocal.com/…/19/texas-child-life-support-dies/). The solicitor/attorney of the family J.A. Moore twitted: “…After scoring a big win in the Appeals court today, she left us just a few hours later. She showed us how to fight against the odds.” This is exactly the consideration of the point we would like to make in here.

We have received few messages, during these days, from individuals affirming that the girl “was already dead, because she was brain dead” or that “mechanical ventilation is like keeping alive a corpse”. The sudden loss of today demonstrates otherwise as the little girl died anyway, even if still under mechanical ventilation and, also, greatly contradicts the UNIFORM DETERMINATION OF DEATH ACT drafted by the National Conference of Commissioners on Uniform State Laws (http://www.uniformlaws.org/…/determination%20of%…/udda80.pdf).

The full “brain death definition” is far to be fully, scientifically proved. As reported in The Time “…the science of consciousness is far from black and white. For one, as philosophers have long noted, we don’t even know how to define it: I know that I’m conscious, but there’s no way for me to reliably determine whether you are a zombie or a robot, even if I can image your brain. Is awareness of one’s surroundings, and the ability to respond to stimuli, consciousness? Or does consciousness imply something more? When does a baby become conscious? Is my cat conscious? No one really knows.” Or “finding a completely reliable indicator of the ultimate lack of consciousness— death— is difficult. While some cases actually are black and white— there is simply no measurable brain activity at all in any region for long periods of time— the question of how to determine this remains a challenge.” (http://time.com/…/viewpoint-why-brain-death-isnt-an-on-off…/).

We strongly believe, and factual evidences support this view, that when it is time to go… it’s time to go. The misbelief that a Mechanical Ventilator or life support system can keep a “corpse alive” is fundamentally not fully supported by full scientific evidence, or at least, this is not always the case. There are, obviously, cases in which this is true, we really need to be careful and really go deep investigations to assess this with 100% of certainty. In fact, we are talking about lives, and we perfectly know that a life is a precious, priceless gift. On the other hand, the Mechanical Ventilation and the feeding tube systems can be considered at the same level of the umbilical cord which “support the life” inside the womb to a child that is not yet self-sufficient. can the child be considered death because is not able to sustain life on its own? Than, obviously, the ethical problem of the patient to be able to recover, at least minimally, its condition, arise; but this is just a follow-up question which requires a very serious and very deep investigation. What we have noticed instead, is the very superficial manner in which someone is declared as dead, as if life is a matter of an ON/OFF switch. We strongly believe that, in numerous cases, there is something in between the ON/OFF button. We call it hope.

Steadfast is clearly against obstinacy of treatments, there is not doubt is this and we recognise this hard burden, but we also need to affirm that this is not always the case (just like it was for this little girl, she passed naturally, no mechanical ventilation could save her). Also, we strongly believe that, even people living in a very critical condition, must see their fundamental human right to be cared respected (this definition not necessarily always pair with a treatment aimed to cure though). Nobody should be deprived from fundamental elements such oxygen, hydration and nutrients. Nobody, even the most desperate case, should be left without proper palliative cares and not properly assistance to the path of their final breath. There should not be an ON/OFF button. In fact, until there is hope, there is life.

We take this occasion to renew again our sympathy and our deepest condolence to the Payton’s family and all the people affected by this very hard moment. Flight high little Payton, and please guide us through the complex path of truth.

#PaytonSummons #SteadfastOnlus

con Emmanuele Di Leo @Tiffany Hofstetter